ITALIANO GIURIDICO

Insegnamento
ITALIANO GIURIDICO
Insegnamento in inglese
Settore disciplinare
L-FIL-LET/12
Corso di studi di riferimento
GIURISPRUDENZA
Tipo corso di studio
Laurea Magistrale a Ciclo Unico
Crediti
8.0
Ripartizione oraria
Ore Attività Frontale: 60.0
Anno accademico
2022/2023
Anno di erogazione
2025/2026
Anno di corso
4
Lingua
ITALIANO
Percorso
EUROPEO E INTERNAZIONALE
Sede
Lecce

Descrizione dell'insegnamento

Il programma dell'insegnamento è provvisorio e potrebbe subire delle modifiche

Buona competenza di base della lingua italiana

Il corso illustrerà i temi della linguistica giuridica secondo le seguenti prospettive di indagine: l’italiano giuridico come varietà settoriale/specialistica dell’italiano; la lingua dell’amministrazione e della burocrazia; il diritto nella pluralità delle lingue e la traduzione giuridica; la linguistica giudiziaria e forense; il trattamento informatico dei testi giuridici e risorse digitali per la ricerca e l’analisi testuale; la comprensibilità e la semplificazione del linguaggio giuridico; cenni di storia della lingua del diritto in Italia.

Nell'ambito degli obiettivi formativi del CdS, con il corso di Linguistica giuridica ci si propone di fornire:

Conoscenze e comprensione.

Il corso mira a fornire a studenti e studentesse un'elevata conoscenza sia teorica sia pratica dei principali aspetti che attengono al rapporto tra lingua (italiana) e diritto, tra esperienza linguistica ed esperienza giuridica. Studenti e studentesse sapranno riconoscere tali aspetti nell’analisi e nella riformulazione (anche a fini applicativi, come avanti si dirà) di testi giuridici di varia natura e in generale nell’interpretazione, accompagnata da consapevolezza storica, dei fenomeni linguistico-pragmatici della comunicazione in ambito giuridico.

Capacità di applicare conoscenze e comprensione.

Studenti e studentesse svilupperanno capacità di controllo e revisione del proprio lavoro in base a obiettivi di qualità specifici del corso; sapranno ad esempio valutare e analizzare la produzione dei diversi testi di tipo giuridico e applicare le conoscenze per la riflessione sulla lingua in diversi contesti d’uso e per la produzione di testi, contribuendo al raggiungimento degli obiettivi formativi del CdS (la produzione di testi, si ricorda, rappresenta una caratteristica quotidiana e permanente di molte delle professioni del futuro laureato in Giurisprudenza).

Autonomia di giudizio.

Studenti e studentesse svilupperanno capacità di formulare proprie opinioni e giudizi rispetto al rapporto tra lingua e diritto; acquisiranno gli strumenti per analizzare i testi in modo consapevole e soprattutto per produrli in modo autonomo ed originale, sia pure nel rispetto dei vari generi e obiettivi testuali e della lunga tradizione della scrittura giuridica del nostro Paese.

Abilità comunicative.

Studenti e studentesse sapranno esporre, argomentare e comunicare le proprie conoscenze adeguandosi ogni volta al contesto. Sapranno costruire testi in base agli scopi specifici richiesti dal genere e dal contesto, tenendo dunque conto delle diversità di situazione, di destinatari e di vincoli imposti.

Capacità di apprendimento.

Studenti e studentesse acquisiranno gli elementi teorici e pratici necessari per proseguire in maniera autonoma nella conoscenza, nell’analisi e nell’uso della lingua giuridica italiana, anche con riferimento alla capacità di reperire, valutare e selezionare le risorse bibliografiche adatte a singoli percorsi tematici di approfondimento e di esplorare e utilizzare adeguatamente strumenti e repertori informatici per la ricerca testuale.

Lezioni frontali (in presenza/in parallelo o a distanza). Viste le finalità anche pratiche e applicative della disciplina, gli aspetti teorici o introduttivi dei vari argomenti saranno di volta in volta accompagnati da abbondanti esemplificazioni dai testi, che saranno sottoposti a lettura e commento linguistico.

Discussione di materiali distribuiti in aula/caricati sulla piattaforma Teams.

Consultazione di materiale bibliografico e di archivi e banche dati online per la ricerca giuridico-linguistica.

Le lezioni, in base all’argomento trattato e alla modalità di presentazione dei contenuti, potranno avvalersi della condivisione di diapositive.

Sono previsti approfondimenti tematici, accompagnati da momenti di autoverifica e da esercitazioni mirate (soprattutto in riferimento al tema della semplificazione dei testi giuridici) con correzione e discussione collettiva e di gruppo.

• La frequenza delle lezioni è vivamente consigliata.

• Per un migliore collegamento tra argomenti discussi a lezione e studio individuale, è preferibile che gli studenti e le studentesse frequentanti dispongano dei testi d’esame fin dal principio delle lezioni.

 

L’esame si svolgerà in forma orale e verterà sul programma segnalato nella sezione “Testi di riferimento”; valuterà conoscenza e padronanza dei contenuti e originalità di elaborazione anche con riferimento al lessico tecnico della disciplina. I/Le frequentanti potranno sostenere una prova intermedia (prima decade maggio 2026), scritta, facoltativa e valida come esonero. La prova scritta intermedia consisterà nella riscrittura/semplificazione di un testo giuridico dato in consegna (una sentenza), da analizzare e riscrivere/semplificare secondo le modalità apprese nel corso delle esercitazioni svolte in aula. Ulteriori informazioni sulla prova intermedia verrano fornite nel corso delle lezioni. Le prenotazioni all’esame saranno fatte attraverso il sistema VOL. 

Commissione d’esame: Prof.ssa Maria Vittoria Dell’Anna (Presidente), Dott.ssa Francesca Fusco (Commissaria).

Con riferimento alle lezioni, il corso si articolerà in sottomoduli di diversa ampiezza e durata, per un totale di 60 ore, che affronteranno i seguenti principali argomenti (sempre accompagnati da esemplificazione e analisi di testi):

a) l’italiano giuridico come varietà settoriale/specialistica dell’italiano (concetto e variabili del linguaggio giuridico; attività e soggetti di “produzione” di lingua giuridica; i testi giuridici: generi, obiettivi, principali classificazioni/sistemazioni in Italia; principali aspetti di lessico, sintassi e testualità dei testi giuridici, anche con riferimento ai vari generi, e problemi di comprensibilità [in collegamento col punto f]; l’italiano e il latino [anche in connessione a g)]);

b) la lingua dell’amministrazione e della burocrazia (caratteri linguistici e testuali di testi amministrativi contemporanei; la lingua dell’amministrazione e della burocrazia come sede del rinnovamento del linguaggio giuridico a partire dalla fine del ‘700 [in collegamento con g) cenni di storia della lingua del diritto in Italia]);

c) il diritto nella pluralità delle lingue e la traduzione giuridica (la prospettiva internazionale; l’italiano e le altre lingue nei testi giuridici italiani; carattere nazionale dei sistemi e dei linguaggi giuridici; vicende di allargamento dell’UE e regime linguistico UE; l’italiano giuridico nell’UE; problemi e aspetti linguistici della traduzione giuridica);

d) la linguistica giudiziaria e forense (le varie fasi del processo: aspetti linguistici e sociolinguistici; caratteri linguistici e testuali della sentenza; la comunicazione del processo al pubblico: informazione giornalistica, cronaca giudiziaria);

e) il trattamento informatico dei testi giuridici (il ruolo delle nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione nell’attività giuridica; banche dati e archivi per il reperimento automatico delle informazioni giuridiche; banche dati e archivi di testi giuridici per la ricerca giuridico-linguistica [con particolare riferimento alla ricerca lessicale e ai problemi della traduzione]);

f) la comprensibilità e la semplificazione del linguaggio giuridico (principali momenti del dibattito sul tema in Italia; analisi di testi ed esercizi di riscrittura a partire da un testo dato [soprattutto testi normativi e processuali]);

g) cenni di storia della lingua del diritto in Italia (dal latino al volgare, dal latino all’italiano, da un secolo all’altro, fino a oggi: momenti, contesti, professioni, protagonisti e testi esemplari dell’italiano giuridico).

Nella trattazione dei vari argomenti si farà riferimento ai principali strumenti della disciplina per quanto utili in particolare alla conoscenza, all’analisi e alla produzione dei testi giuridici (dizionari, grammatiche, corpora e archivi testuali, risorse digitali).

L’esame verificherà:

- la capacità di illustrare i singoli contenuti del programma e di riferirli attraverso proprietà di linguaggio e il tecnicismo lessicale proprio della disciplina;

- la capacità di analisi di un testo giuridico e l’eventuale proposta di riscrittura (si considereranno esempi proposti e commentati nel corso delle lezioni o comunque disponibili nei materiali inviati e nei testi d’esame).

 

1) Materiali e appunti delle lezioni (questi ampiamente espongono ed esemplificano anche quanto contenuto nei lavori dei successivi punti 2 e 3, ma non li sostituiscono);

2) *M.V. Dell’Anna, In nome del popolo italiano. Linguaggio giuridico e lingua della sentenza in Italia, Firenze, Cesati, 2017 (capp. 1-4, corrispondenti alle pp. 13-165);

3) S. Lubello, L’italiano del diritto, Roma, Carocci, 2021 (pp. 126).

 

*Per gli studenti frequentanti, la conoscenza dei capp. 2, 3 e 4 del volume indicato al punto 2 potrà essere verificata già nel corso della prova intermedia. La prova intermedia: a) non è obbligatoria; b) si svolgerà nella prima metà di maggio 2026, quasi in chiusura delle lezioni; c) consisterà nell'analisi linguistica di una sentenza, assegnata a ogni studente con largo anticipo, secondo i modelli di analisi appresi nel corso delle lezioni e delle esercitazioni in aula; d) se superata, varrà come esonero dei capitoli suindicati, su cui non si risponderà più in sede d'esame.

Semestre
Secondo Semestre (dal 23/02/2026 al 22/05/2026)

Tipo esame
Non obbligatorio

Valutazione
Orale - Voto Finale

Orario dell'insegnamento
https://easyroom.unisalento.it/Orario

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