Laurea Magistrale in LETTERE CLASSICHE

Corso di studi
LETTERE CLASSICHE
Corso di studi in inglese
CLASSICAL LITERATURE
Titolo
Laurea Magistrale
Classe MIUR
Classe delle lauree magistrali in Filologia, letterature e storia dell'antichità - LM-15 (DM270)
Durata
2 anni
Crediti
120
Dipartimento
DIPARTIMENTO DI STUDI UMANISTICI
Sito web del corso
http://www.letterelinguebbcc.unisalento.it/754
Lingua
ITALIANO
Sede
Lecce
Anno accademico
2022/2023
Tipo di accesso
Corso ad accesso libero
Profili professionali formati
2.5.4.4.1 - Linguisti e filologi
2.5.4.4.2 - Revisori di testi
2.5.4.5.1 - Archivisti
2.5.4.5.2 - Bibliotecari
2.6.2.4.0 - Ricercatori e tecnici laureati nelle scienze dell'antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche

Descrizione del corso

I laureati devono saper comunicare, con linguaggio chiaro, corretto e con piena padronanza del lessico specialistico, tematiche relative alla cultura letteraria e storica dell'antichità, così da trasmetterle tanto sul piano didattico quanto su quello divulgativo o specialistico.
Le abilità comunicative, scritte e orali, sono particolarmente stimolate in occasione di esercitazioni, seminari e attività formative che prevedono anche la preparazione di relazioni orali e documenti scritti, ma anche con l'eventuale partecipazione a progetti ERASMUS-SOCRATES.
L'acquisizione delle abilità comunicative sopraelencate è verificata tramite la redazione della prova finale e la discussione della medesima.

I laureati devono essere in grado di condurre con competenza contenutistica, correttezza metodologica e autonomia di giudizio indagini sia di tipo filologico-letterario sia di tipo storico-archeologico.
A tal fine dovranno acquisire la capacità di approfondire e completare le proprie competenze e padroneggiarne il complessivo patrimonio, di avanzare proposte critiche anche a partire da dati informativi provvisori o lacunosi, di cogliere le implicazioni dei propri giudizi in rapporto a più ampie problematiche etiche e sociali.
La verifica dell'acquisizione dell'autonomia di giudizio avviene tramite la valutazione della maturità dimostrata in sede d'esame, durante l'attività di preparazione della prova finale ed infine con la discussione della tesi di laurea.
L'orientamento in ingresso viene effettuato dal Presidente e dai docenti del corso in collaborazione con il CORT (Centro Orientamento e Tutorato).
Le attività di orientamento vengono svolte presso il Centro Accoglienza Studenti (CAS) presso gli sportelli attivati nell'area umanistica: Edificio Codacci Pisanelli, da lunedì a venerdì, ore 9.00-13.00.
In concomitanza con l'emergenza COVID 19 le attività sono state sospese e programmate on line, ma con la fine dello stato di emergenza se ne sta riavviando il ritorno in presenza.
L'assistenza per l'orientamento è attenta alle esigenze specifiche degli studenti intenzionati a iscriversi alla Laurea magistrale.
Sulla pagina istituzionale del Corso e sui canali Social del Corso e del Dipartimento sono pubblicati i contatti dei docenti (Presidente del Consiglio Didattico e Delegato all’Orientamento) ai quali i futuri studenti magistrali possono rivolgersi per richieste di informazioni sull’offerta formativa, le modalità d’iscrizione, la prova iniziale.
A partire dal 2016, tra settembre e ottobre si sono sempre svolte le cerimonie di inaugurazione dell'Anno Accademico, con la lectio magistralis di un ospite invitato e l'illustrazione, da parte dei docenti dei principali settori della Didattica di Lettere, delle discipline e dei programmi di studio. Queste cerimonie di inaugurazione sono sempre molto frequentate dagli studenti i quali colgono l'occasione di porre domande ai vari docenti sugli aspetti principali dell'organizzazione e dell'attività didattica.
A partire dal 2021, alla lectio magistralis di un autorevole rappresentante del mondo accademico si è affiancata quella di una personalità del mondo imprenditoriale e culturale di riferimento, per aprire prospettive di orientamento utili anche in uscita.
Si sta organizzando la cerimonia per il nuovo anno accademico 2022.
Sulla base delle linee guida trasmesse dal PQA, si possono considerare docenti tutor tutti i garanti dei corsi L10 LM14 LM15. Il Consiglio Didattico ha stabilito i criteri per la ripartizione (stesso numero di studenti e
matricole per ogni tutor) che è stata successivamente effettuata dai rappresentanti degli studenti. I compiti dei docenti-tutor sono fissati da un Regolamento elaborato dal PQA e dal Delegato alla Didattica di Ateneo.

Il Presidente riceve gli studenti dal lunedì al venerdì su appuntamento (anche in modalità telematica), per affrontare le problematiche che di volta in volta possono presentarsi nella progressione degli studi.

Sono state avviate anche le convenzioni con i partner strategici di Ateneo (Istituto Patristico Augustinianum, LEI, Weschool) ed è stata realizzato il primo incontro con il Preside dell’Istituto Patristico Augustinianum (7 aprile 2022), con l’obiettivo di offrire agli studenti indicazioni per un orientamento in uscita.

Gli studenti del Corso di Studio in Lettere hanno a disposizione la Segreteria servizi agli studenti situata nell'edificio Sperimentale Tabacchi (Via Calasso 3/A) dove trovano supporto e orientamento nelle ore di ricevimento (martedì, mercoledì e giovedì, 9.00-11.00). Inoltre, la Segreteria svolge, via e-mail, attività di consulenza su Orientamento, Tutorato, Mobilità internazionale, Riconoscimento di CFU, Piani di Studio. Le pratiche amministrative inerenti ai Tirocini formativo-curriculari, per tutti i Corsi di Studio in Lettere, vengono svolte presso l'edificio Codacci Pisanelli, I piano, dal lunedì al venerdì, dalle ore 10.00 alle 12.30.

Un portale Servizi on-line offre una serie di servizi agli studenti.
Il quadro di insieme.
Gli studenti in generale del Corso di Laurea Magistrale di Lettere Classiche per l’a.a. 2019-2020 hanno dato un giudizio molto positivo e con un apprezzamento sempre ben al di sopra della media di Dipartimento.
Gli aspetti in cui gli studenti hanno espresso il loro apprezzamento più forte sono il rispetto degli orari (94%), la reperibilità dei docenti (94%), la coerenza tra quanto svolto in classe e quanto dichiarato nei programmi (93%), l’interesse per gli argomenti trattati (93%).
Ben al di sopra della media del Dipartimento (74%) si colloca il gradimento degli studenti di Lettere classiche (frequentanti e non frequentanti) rispetto alle conoscenze preliminari che dall’85% vengono ritenute sufficienti per la comprensione degli argomenti previsti dal programma d’esame. Il 91% degli studenti ha espresso il proprio gradimento per le attività didattiche integrative (81% media del Dipartimento). La chiarezza espositiva dei docenti è stata valutata positivamente al 91% (86% media del Dipartimento), mentre il carico didattico è stato considerato adeguato dall’88% (79% media del Dipartimento).
Tutti gli indicatori registrano un dato di gradimento in positivo rispetto all’anno accademico scorso con aumenti significativi anche di quattro punti percentuali (ad es. per l’utilità delle attività integrative)

Suggerimenti degli studenti 2019-2020.
Tra i suggerimenti indicati dagli studenti nell'A.A. 2019-2020 ritroviamo nell’ordine:

1. alleggerire il carico didattico complessivo;
2. attivare insegnamenti serali;
3. aumentare le attività di supporto didattico e migliorare il coordinamento tra docenti;
4. eliminare dai programmi argomenti già trattati in altri insegnamenti;
5. migliorare il coordinamento con altri insegnamenti;
6. fornire in anticipo il materiale didattico;
7. fornire più conoscenze di base;
8. inserire prove d’esame intermedie;
9. migliorare la qualità del materiale didattico.

Come migliorare i vari aspetti della didattica.
Innanzitutto, in quadro di insieme positivo come questo, i docenti del CdS di Lettere devono continuare a dare il massimo per confermare (ved. rispetto orari, reperibilità) l'opinione favorevole da loro fin qui riscossa. E dare una continuità a questa opera di standardizzazione verso l'alto è un risultato già di per sé.
Rispetto alle differenze di percezione tra studenti frequentanti e studenti non frequentanti su citate, per quanto non significative in termini numerici, è bene continuare ad indicare ai docenti:
1) di continuare a curare il rapporto anche con gli studenti non frequentanti, inserendo nella bacheca personale avvisi che li avvertano circa la possibilità di concordare con il docente programmi adeguati alle proprie esigenze (in particolare nel caso degli studenti lavoratori);
2) di invitare, attraverso avvisi in bacheca, gli studenti non frequentanti a incontri (se si vuole anche periodici) per intervistarli su eventuali loro difficoltà nell'organizzazione del loro studio.

Rispetto ai suggerimenti indicati dagli studenti, il CdS deve:
1) invitare i docenti, soprattutto per gli insegnamenti così detto scoglio, a valutare la possibilità di prevedere prove intermedie di esame;
2) sfruttare al meglio la possibilità di attività di tutoraggio da affidare ad esperti esterni, che si affiancano durante l'a.a. al docente di una certa materia o settore scientifico-disciplinare, per supportare gli studenti nelle conoscenze di base necessarie rispetto ad un certo corso;
3) organizzare attività parallele ai corsi (conferenze, seminari, incontri con gli studenti), che si traducano in un irrobustimento del supporto didattico, oltre che - come ovvio - in una possibilità di diversificare anche il corso istituzionale.

L'opinione degli studenti di Lettere Classiche, relativamente all'A.A. 2019-2020, è stata discussa e approvata nel Consiglio Didattico del CdS in data 23 giugno 2021.


Opinioni degli studenti - A cura del Presidio della Qualità D'Ateneo
Relazione sull'opinione dei laureati nel corso di laurea di Lettere classiche, relativamente all’A.A. 2019-2020, discussa ed approvata nel Consiglio Didattico del 14-09-2021

1. Profilo dei laureati - 2020.
Per l’anno 2020 Alma Laurea registra che il numero di studenti che
compilano il modulo è tornato a crescere: nel 2019 era sceso al 76,5%, anche se già allora con un calo non significativo in termini numerici e per peso specifico. Il numero di studenti in questione nel 2020 si attesta all’87% e supera anche il valore del 2018 (84,2%). Importante far notare che nel 2020 hanno compilato e al 100% il questionario anche gli studenti (in tutto solo 3) che erano ancora fuori corso e nel 2020 si sono laureati.


2. Caratteristiche anagrafiche - 2020.
Si deve registrare che il numero dei laureati maschi è sceso di molto (dal 29,4% nel 2019 al 8,7% nel 2020), tornando la componente femminile a valori predominanti (dal 70,6% nel 2019 al 91.3% nel 2020), a conferma che questa laurea magistrale è ancora un percorso di studi preferito dalle donne.
Resta positiva la percentuale di quanti si sono laureati tra i 23 e i 24 anni. Anche se è scesa dal 58,8% del 2019 al 47,8% nel 2020, il valore è pari quasi alla metà dei laureati. Di contro è da evidenziare che c’è una forte crescita di laureati da 27 anni in su: nel 2019 erano solo all’11.8%, nel 2020 sono divenuti il 17.4%, oltre 6 punti di crescita che non vedono una chiara spiegazione.
Per quanto riguarda la provenienza geografica dei laureati, cresce moltissimo l’attrattività dell’Ateneo rispetto alla sua provincia (dal 70,6% al 91.3%), mentre la sua attrattività rispetto alla Regione di appartenenza dal 29,4% nel 2019 è crollata allo’8,7% e continua  come nel 2019 - ad essere nulla l’attrattività rispetto alle altre Regioni.
Interessante notare poi che è in aumento il numero di famiglie in cui almeno un
genitore è laureato (dal 38% nel 2019 addirittura al 50% nel 2020) con la conseguenza che il numero di famiglie in cui nessun genitore è laureato ha una discesa di pari valore (dal 61,5% nel 2019 al 50% nel 2020). Questo dato del 2020 è da mettere in connessione con il fatto che gli studenti vengono sempre più da classi medie del lavoro impiegatizio (dal 38,5 nel 2019 al 45% nel 2020).


3. Studi secondari di secondo grado - 2020.
La totalità dei laureati in LM-15 nel 2020 continua a provenire, come studi
secondari, dal Liceo e in specifico da un Liceo Classico (95,7%) o da un Liceo scientifico (4,3%). Di contro, il voto di diploma medio, con cui si sono iscritti all’Università, si è stabilizzato all’ 88.7/100 (nel 2019 era salito al 93/100).


4. Riuscita negli studi - 2020.
Il 100% degli studenti ha precedenti esperienze negli studi universitari, avendo
ovviamente tutti concluso il ciclo della Laurea Triennale. Calano le motivazioni per scegliere questa magistrale di tipo sia culturale sia professionalizzante (dal 67% nel 2019 al 55% nel 2020) e di conseguenza aumenta il nr. di studenti che la sceglie per ragioni prevalentemente culturali (dal 30,8% nel 2019 al 35% nel 2020). In sostanza questi valori  che si compensano  confermano che questa magistrale fondamentalmente è scelta perché ritenuta utile per uno sbocco professionale e/o per una sua valenza culturale, quasi mai solo per ragioni professionali.
La media del punteggio negli esami si è stabilizzata come nel 2019 a 29,5. Allo stesso modo come nel 2019 si è stabilizzato al 112.9 (in millesimi) il voto di Laurea. Questi sono due dati particolarmente delicati da valutare, perché  per un verso  comunicano l’idea che questo percorso sia troppo facile o facilitato, mentre  per l’altro verso  può essere in relazione con il fatto che gli iscritti sono fortemente motivati dal punto di vista culturale e provengono da percorsi liceali e universitari di per sé molto formativi.
Purtroppo, è calato il nr. degli studenti laureati in corso (dall’88,2% nel 2019 all’82.6% nel 2020), con conseguente crescita anche dell’indice di ritardo (da 0,13 a 0,19): questo implica che uno studente in ritardo si laurea non più tre ma quattro mesi dopo la scadenza legale naturale del corso. L’aumento di un mese del ritardo nel laurearsi di per sé non è significativo, perché anno per anno le date delle sessioni di lauree cambiano molto. Invece da tenere sotto analisi la crescita di 6 punti nel numero di fuori corso: unica attenuante il fatto che non ci siano laureati oltre il secondo fuori corso e che i laureati del primo o secondo anno si equivalgano.

5. Condizioni di studio - 2020.
Il 65% dei laureati ha alloggiato a meno di un'ora di viaggio dall’Ateneo, mentre nel 2019 era l’84,4%.
Il numero di chi ha frequentato il 100% delle lezioni e dei corsi è salito al 100%, scomparendo del tutto il caso di studenti che hanno frequentato almeno per il 50% o per il 25%.
Il numero di studenti che hanno usufruito di borse è fermo, come nel 2019, al 30%.
Ritornano invece gli studenti in Erasmus: nel 2019 era pari a zero, nel 2020 è pari al 5% e il numero di esami convalidati all’estero pari al 100%. Certo siamo lontani dal 12,5% del 2018, ma la ripresa è forte.
Di contro calano gli studenti che hanno fatto un tirocinio curriculare, dal 53,8 nel 2019 al 35% nel 2020.
Difficile dare una lettura univoca di queste oscillazioni. Sugli studenti Erasmus ad es. era già strano che nel 2019 nessuno si fosse laureato dopo aver conseguito cfu o seguito un corso all’estero. Nel 2020 questi tornano e con una percentuale del 5%. Si riducono gli studenti in affitto, tutti però frequentano e sempre di meno studenti seguono un tirocinio curriculare. Su questi ultimi tre dati (fuori sede in affitto, frequenza e tirocini) deve aver pesato e molto l’inizio delle attività a distanza connesse con l’emergenza Covid-19. La stessa emergenza può aver ridotto il numero di studenti partiti in Erasmus, causa divieto di spostamento fuori nazione o attivazione didattica a distanza anche nelle sedi universitarie estere.


6. Lavoro durante gli studi universitari - 2020.
Importante, poi, notare che la situazione rispetto al lavoro durante gli studi
universitari ha avuto un importante cambiamento. Infatti, il numero di studenti che hanno avuto esperienze di lavoro nel 2019 era stato pari al 43,8%, mentre nel 2020 passa al 70%. Tuttavia, il numero di studenti che ha svolto un lavoro coerente con il proprio percorso, che nel 2019 era pari al 53,8%, nel 2020 scende al 35,7%. Insomma, gli studenti cercano di più di lavorare (e mantenersi) durante gli studi, ma non trovano lavoro nel settore per cui studiano.

7. Giudizi sull’esperienza universitaria  2020.
I laureati del Corso LM-15 si sono detti “decisamente soddisfatti” della loro esperienza universitaria per il 65% dei casi, mentre per il 35% si sono espressi per un “più sì che no”. Si tratterebbe di un calo, perché a dirsi “decisamente soddisfatti” nel 2019 era stato il 76,9%. Tuttavia, il calo può dirsi fisiologico (e comunque non ancora significativo) considerato che nessuno si è espresso per “più no che sì” o per “decisamente no” e che comunque il giudizio complessivo è sempre positivo.
Il giudizio decisamente positivo sul rapporto con i docenti è passato dal 69,2% del 2019 al 45% nel 2020. Si tratta di un calo. Certo, ma i quasi 14 punti percentuali sono stati divisi in numero di 9 al giudizio comunque positivo “più si che no” (al 50% nel 2020, mentre al 31% nel 2019) e in numero di 5 per il giudizio “più no che sì”, mentre, nel 2019, nessun studente aveva espresso giudizio “più no che sì”.
Il nr. degli studenti che ha usato e quindi conosce le aule del Corso di Laurea è ormai arrivato al 100%, mentre nel 2019 era pari al 93,8%. Tuttavia, le loro opinioni sulle aule si sono distribuite in modo molto diverso rispetto al 2019: 1) le giudica “sempre o quasi sempre adeguate” il 25% dei laureati (nel 2019 il 46,2%); 2) le giudica “mai adeguate” il 5% dei laureati (nel 2019 il 6,7%); 3) le giudicano “spesso adeguate” il 40% dei laureati e “raramente adeguate” il 30% dei laureati.
In sostanza, il fatto che tutti gli studenti utilizzino le aule, ha comportato una diversa polarizzazione delle valutazioni con la fascia di giudizio intermedia (“spesso” o “raramente adeguate”) pari da sola al 75%, anche se  a dire il vero - il giudizio “spesso adeguate” predomina. Naturalmente, si riduce la percentuale di chi le giudica “sempre o quasi sempre adeguate”, ma contestualmente cala anche la percentuale di chi le giudica “mai adeguate”.
Anche per le biblioteche è da registrare che gli utilizzatori sono ormai il 100% dei laureati, Ma occorre richiamare l’attenzione che in questo caso la distribuzione dei giudizi è di questo tipo: 1) aumenta il numero di chi giudica il servizio in modo “decisamente positivo” (al 45% contro il 38.5% del 2019); 2) di conseguenza cala il numero di chi giudica il servizio in modo “abbastanza positivo” (al 50% contro il 61,5% del 2019); 3) significativamente, poi, cala anche il numero di chi lo giudica “abbastanza negativo” (al 5% nel 2020); 4) nessuno più esprime un giudizio “decisamente positivo”.

Riguardo le attrezzature per le altre attività didattiche (laboratori, attività pratiche etc.): cala la percentuale di chi le valuta “sempre o quasi sempre adeguate” (dal 33,3% nel 2019 al 25% nel 2020), e di poco quella di coloro che le valutano “spesso adeguate” (dal 44,4% nel 2019 al 43,8 nel 2020), purtroppo aumentando invece quella di chi le giudica “raramente adeguate” (pari al 25%), pur restando basso quella di chi le giudica “”mai adeguate” (al 6.3%)
Si conferma molto positivo il giudizio sul carico di studio in relazione alla durata del Corso, ma con una diversa e significativa distribuzione rispetto al 2019: il 55% dei laureati si è espresso per il “decisamente si” e il 45% per il “più si che no”. Mentre nessuno si esprime per “più no che sì” o per “decisamente no”. Insomma, il giudizio positivo supera tutti gli altri giudizi.
Il 90% dei laureati ha dichiarato che si iscriverebbe allo stesso Corso
di Laurea dell’Ateneo (nel 2019 era il 92.3%). Un calo leggero, ma il giudizio resta pur sempre confortante.

8. Conoscenze linguistiche e informatiche - 2020.
Per quanto riguarda le conoscenze linguistiche, è evidente che il corso di studi
punta ormai solo su due lingue, l’inglese o il francese. In particolare, la maggior parte dei laureati ha dichiarato di conoscere l'inglese od il francese parlato e/o scritto al livello B2. Nello specifico per inglese: in totale, tra scritto e orale, per il 61,6% nel 2019, ma per il 60% nel 2020 solo nello scritto e per il 35% nel 2020 solo per l’orale. In specifico per il francese: per un totale, tra scritto e orale, del 20,8% nel 2019, ma del 15% nel 2020 solo per lo scritto e del 15% di nuovo nel 2020 solo per l’orale. In questi dati colpisce il forte dislivello tra le competenze dello scritto e quelle per l’orale.
Per quanto riguarda il quadro relativo alle conoscenze informatiche, invece,
conforta il fatto che la percentuale di chi si dichiara forte nell’uso degli strumenti di navigazione web sia salita all’85% (nel 2019 era scesa al 69,2%). Crescono le percentuali di chi sa usare wordprocessor, strumenti di presentazione, sistemi operativi e multimedia, siti web, mentre in calo  ma di poco  chi sa usare fogli elettronici e database.

9. Prospettive di studio - 2020.
Le prospettive di studio dei laureati sono cambiate rispetto al 2019, per alcuni aspetti anche in modo sostanziale.
Ancora in molti si dichiarano intenzionati a continuare gli studi (il 53,8% nel 2019, il 50% nel 2020). Tuttavia, sono attirati nel 2020 dal dottorato solo il 5% (nel 2019 il 23,1%), e molto di più da una scuola di specializzazione fino al 15% (il 7,7% nel 2019), rinunciando del tutto ad una seconda laurea magistrale (nel 2019 solo per il 7,7%) e preferendo un percorso di qualificazione professionale (il 15,4% nel 2019, il 20% nel 2020).

10. Prospettive di lavoro - 2020.
Le prospettive di lavoro consegnano  come nel 2019 - un quadro di laureati che sono meno disposti a spostarsi (anche se con percentuali ridistribuite) e che però al contempo si rendono conto della difficile praticabilità di una decisione così radicale, per quanto preferita.
Infatti, per un verso: la percentuale di chi lavorerebbe nella provincia di residenza dall’84,6% nel 2019 scende al 70% e quella di chi lavorerebbe nella provincia di studi dal 92,3% scende all’80%, ma in entrambi i casi si tratta di percentuali che restano molto alte; la percentuale poi di chi lavorerebbe nella regione di studi dal 84,6% nel 2019 sale all’85%: una crescita poco significativa, ma che comunque conferma la crescita avuta nel 2019 rispetto al 2018.
Per l’altro verso: cresce la percentuale di chi accetterebbe trasferte con cambio di residenza e quindi un soggiorno a lungo termine (dal 30,8% nel 2019 al 65% nel 2020); di contro cala chi accetterebbe lavori con spostamenti frequenti (dal 46,2% nel 2019 al 20% nel 2020) oppure spostamenti in numero limitato (dal 23,1% nel 2019 al 10% nel 2020), e per la prima volta almeno il 5% si dice non disponibile a trasferte (nel 2019 nessuno e nel 2018 il 6,3%).
In sostanza, il quadro non è molto mutato rispetto al 2019 e se è peggiorato lo è nel senso che gli studenti sono più orientati alla stabilità, se non staticità lavorativa. Rispetto a questo sembra ancora salvarsi solo l’interesse per andare a lavorare all’estero anche se di nuovo con percentuali in calo rispetto al 2019: sceglierebbe di lavorare in Europa il 40% dei laureati (nel 2019 era il 56,3%); sceglierebbe di lavorare fuori Europa il 15% dei laureati (nel 2019 era il 23,1%),
Importante, poi, leggere raggruppandoli i valori relativi ad alcuni elementi che i laureati hanno indicato decisivi per la scelta del lavoro:
a) restano sostanzialmente sulle stesse soglie del 2019:
- acquisizione di professionalità: dal 100% del 2019 al 95% del 2020;
- stabilità/sicurezza del posto di lavoro: da 92,3% del 2019 al 90% del 2020;
- coerenza con gli studi fatti: l’84,6% del 2019 ritorna nel 2020;
- possibilità di utilizzare al meglio le competenze acquisite: dal 92,3% del 2019 al 95% del 2020;
- tempo libero: dal 45,2% del 2019 al 45% del 2020
b) calano invece anche di molto:
- la rispondenza ad interessi culturali: dal 92,3% del 2019 al 60% del 2020;
- indipendenza o autonomia: dal 76,9% del 2019 al 70% del 2020;
- luogo di lavoro (ubicazione, caratteristiche fisiche dell’ambiente di lavoro: da 69,2% del 2019 al 60% del 2020;
- opportunità di contatti con l'estero: da 38,5% del 2019 al 25% del 2020
c) aumentano invece ed in alcuni casi anche di molto:
- prestigio ricevuto dal lavoro: da 23,1% del 2019 al 40% del 2020;
- coinvolgimento e partecipazione all’attività lavorativa e ai processi decisionali: dal 46,2% del 2019 al 75% nel 2020;
- flessibilità dell’orario di lavoro dal 38,5% del 2019 al 45,0 del 2020;
- rapporti con i colleghi sul luogo di lavoro dal 53,5% del 2019 al 60% del 2020;
Come si vede aumenta l’attenzione per aspetti legati al “benessere” o sul luogo del lavoro e grazie al lavoro, mentre pesano di meno aspetti legati alle motivazioni più strettamente personali (interessi culturali, luogo di lavoro, estero).
Per quanto riguarda, infine, settori ed orari e modalità del lavoro si deve constatare che resta decisamente alta, per quanto in calo, la preferenza per un lavoro nel settore pubblico (dal 92,3% nel 2019 al 80% nel 2020), mentre continua a calare l’interesse per il settore del privato, inclusa l’eventualità di avviare un’attività in proprio (dal 30,8% del 2019 al 20% del 2020). In pari modo, decisamente alto resta l’interesse per il tempo pieno (dal 92,3% del 2019 all’85% del 2020), calando quello per il part-time (dal 53,8% al 40% nel 2020), ma questa volta tutto a vantaggio del telelavoro (dal 15,4% del 2019 al 45% del 2020).




Opinioni dei laureati
Sulla base delle competenze contenutistiche e metodologiche acquisite, gli studenti svilupperanno,nel corso degli studi, attraverso la partecipazione attiva alle lezioni frontali, ai tirocini e ai seminari, elevate capacità di apprendimento e di metodo d'indagine scientifica, che consentiranno loro di proseguire autonomamente, e in modo consapevole, nello studio e nell'approfondimento delle scienze dell'antichità.
I corsi specialistici sono poi incentrati su temi prettamente di ricerca e questo comporta l'incontro attivo da parte dello studente con le metodologie d'indagine scientifica relative ad una determinata area disciplinare e a suoi specifici problemi o temi.
Il conseguimento di queste capacità è verificato principalmente dalla discussione della prova finale di fronte alla commissione di laurea.
Il Corso di Laurea Magistrale in Lettere Classiche ha durata biennale, prevede un curriculum unico e comporta l'acquisizione di 120 CFU.
In stretta continuità con il curriculum classico del Corso di Laurea in Lettere (L-10), alle cui competenze si riallaccia; il corso fornisce allo studente un'avanzata preparazione negli ambiti delle discipline letterarie, filologiche e storiche relative al mondo greco e latino e per un arco storico dall'età arcaica a quella tardo-antica, inclusa l'area ed il periodo bizantino.
In questi ambiti viene curato lo sviluppo di una rigorosa competenza scientifica e metodologica, e viene favorita la capacità di critica autonoma e di ricerca personale. A questo scopo, il Corso riduce all'indispensabile i corsi obbligatori e di taglio più generale (quattro), offre maggior spazio alla scelta dello studente nel settore degli insegnamenti specialistici, caratterizzanti (sette) e affini o integrativi (tredici, incluse le didattiche e le discipline metodologiche ), mette a disposizione opportunità più pratiche attraverso laboratori specialistici (sei) e tiene ferma la necessità di un miglioramento almeno in una lingua straniera moderna europea (idoneità obbligatoria).
Il Corso di Laurea in Lettere Classiche prepara specialisti nelle scienze dell'antichità sia sul versante filologico-letterario sia sul versante storico-archeologico.
L'obiettivo specifico del corso è quello di formare laureati che:
- abbiano una conoscenza teorica approfondita delle lingue e delle letterature dell'antichità greca e latina, del loro contesto storico e culturale, della loro fortuna in età
moderna, con conoscenza diretta dei classici (ad es. mediante i SSD L-FIL-LET/02, L-FIL-LET/04, L-FIL-LET/06, L-FIL-LET/07, L-FIL-LET/08, L-ANT/02, L-ANT/03);
- abbiano una piena padronanza del metodo di indagine della filologia grazie, ad es., agli insegnamenti di filologia patristica e tardoantica, di papirologia o paleografia (SSD L-FIL-LET/06, L-ANT/05, M-STO/09);
- abbiano piena padronanza delle fonti, degli strumenti di ricerca e delle metodologie storiche per lo studio delle civiltà del Mediterraneo antico (ad es. mediante i SSD
L-ANT/02, L-ANT/03, L-ANT/04, L-ANT/07, L-OR/02);
- siano in grado di inquadrare le problematiche della storia antica e di svolgere un percorso di ricerca con autonomia di giudizio e sensibilità metodologica;
- siano in grado di utilizzare pienamente i principali strumenti informatici nel proprio ambito di competenza;
. abbiano la possibilità di approfondire contenuti disciplinari e metodologici funzionali al loro profilo (ad es. mediante i SSD L-FIL-LET/10, M-PED/03);
- abbiano una almeno discreta conoscenza delle lingue e delle letterature moderne, soprattutto per le lingue maggiormente utili alla lettura e consultazione della bibliografia d'ambito antichistico (ad es. mediante i SSD L-LIN/3, L-LIN/4, L-LIN/10, L-LIN/12, L-LIN/14).
Modalità didattiche
La didattica si basa prevalentemente su lezioni frontali ed esercitazioni. La verifica dell'apprendimento è effettuata mediante esami orali e/o scritti.
Il percorso formativo tende a collocare gli insegnamenti caratterizzanti al primo anno e gli affini e integrativi al secondo. Esso prevede, inoltre, 3 esami obbligatori (due al primo anno e uno al secondo) ed una prova finale consistente in un elaborato scritto. Nel corso del primo anno è previsto che vengano acquisite soprattutto competenze nell'ambito della Filologia classica, patristica e umanistica, sulla Lingua e letteratura greca, sulla storia e civiltà antica anche nei suoi aspetti materiali (dall'archeologia alla papirologia) unitamente alle discipline utili in chiave didattica. Nel secondo anno il percorso formativo si sposta, con coerenza cronologica, nell'ambito della Lingua e letteratura latina e delle lingue e letterature moderne, oltre a riproporre insegnamenti orientati in chiave didattica e a e permettere allo studente di sperimentare metodi ed esperienze formative più varie, interattive e attente alle competenze trasversali, attraverso laboratori, seminari e tirocini.
L'ampiezza dell'offerta formativa garantirà la possibilità di approfondire la formazione in uno o più ambiti specifici, al fine di aprire a percorsi di ricerca che potranno eventualmente consolidarsi mediante la partecipazione a dottorati o progetti di ricerca.
Il percorso termina con una prova finale denominata Tesi di Laurea. Essa offre allo studente l'opportunità di dar prova delle capacità di ricerca ed analisi critica, di elaborazione autonoma e originale acquisite durante il proprio percorso di studio magistrale.
La prova finale consiste in una trattazione scritta relativamente ad un argomento attinente uno dei corsi seguiti dallo studente magistrale, trattazione da svolgere sotto la guida di un relatore nonché in modo critico e originale, in buona forma italiana e con ausilio di testi in lingua. Tale Tesi viene poi discussa alla presenza del relatore, davanti ad un correlatore e ai membri dell'apposita Commissione per il conseguimento del titolo di Dottore Magistrale.



Lo studente esporrà brevemente il contenuto della propria tesi e i risultati raggiunti. Egli potrà servirsi dei mezzi che ritiene consoni (una semplice esposizione orale, una presentazione elettronica, distribuzione di fotocopie, ecc.).
All'esposizione dello studente segue la discussione a cura del relatore e del correlatore. Durante lo svolgimento della discussione, i membri della commissione possono rivolgere al candidato tutte le interrogazioni atte ad accertare la sua maturità critica, scientifica e argomentativa.
Al termine della discussione, il relatore, il correlatore e la commissione traducono il loro giudizio valutativo in proposta di voto.

Sulla base della delibera del Senato accademico n. 57 del 20 maggio 2020, si elencano le regole di conseguimento del titolo:

Delibera n. 57/2020 del Senato Accademico del 20/05/2020 Regola 2 (CdS Magistrali)
Tipologia Tesi: Compilativa/Ricerca senza differenziazione di punteggi tra le tipologie; a) Selezionare due sole tipologie di relatori: I relatore, II relatore;
b) Media conseguimento titolo: Pesata;
c) Arrotondamento standard dopo la virgola: al terzo decimale;
d) Arrotondamento standard: matematico;
e) La lode va indicata nel calcolo della media come 30;
f) Valorizzazione della lode: ogni lode 0,25 di punteggio aggiuntivo;
g) Punteggio della prova finale: range 0-10;
h) Il numero di CFU da considerare con la votazione normalizzata piu? bassa: 6; i) PuntiperCFUdiattivita?all’estero:0*(indicazione0-3);
i) Puntiperlaureatiincorso0*(indicazione1-4).

Rispetto a queste regole, il Consiglio Didattico ha elaborato alcune precisazioni:
j) Punteggio della prova finale: massimo 7 punti:
k) Punti per CFU di attivita? all’estero: 1;
l) Punti per laureati in corso 1.



*I valori 0 consentono alla Commissione di poter utilizzare la funzione 'punti aggiuntivi' per assegnare i punteggi aggiuntivi in caso di CFU acquisiti all’estero o di laurea in corso.
Il controrelatore, anche se non e? previsto dalle regole di conseguimento titolo, puo? essere aggiunto dalla segreteria manualmente.
Il titolo di accesso è la laurea triennale in Lettere - curriculum classico (5L) o una laurea triennale conseguita in area umanistica che però preveda anche l'acquisizione dei seguenti CFU:
- 12 CFU nel SSD L-FIL-LET/02;
- 12 CFU nel SSD L-FIL-LET/04
- 6 CFU nel SSD L-ANT/02;
- 6 CFU nel SSD L-ANT/03;
- 6 CFU nei SSD L-LIN/03; L-LIN/04; L-LIN/05; L-LIN/07; L-LIN/10; L-LIN/12; L-LIN/13; L-LIN/14 o livello B1 della lingua straniera scelta;;
- 24 CFU nei SSD L-FIL-LET/05; L-FIL-LET/06; L-FIL-LET/07; L-FIL-LET/08; L-ANT/04; L-ANT/07; L-ANT/05; M-STO/09; L-OR/02,L-FIL-LET/10,L-FIL-LET/12.
Possono altresì accedere direttamente alla Laurea Magistrale in Lettere Classiche laureati in possesso di Laurea quadriennale in Lettere - indirizzo classico, mentre per i laureati in possesso di una laurea quadriennale conseguita in ambito umanistico è prevista la conversione in CFU degli esami sostenuti nel quadriennio ai fini della verifica dell'acquisizione dei CFU su indicati. Ogni esame sostenuto nel corso di una laurea quadriennale viene valutato 12 CFU.
Oltre al possesso dei requisiti curriculari, è prevista una verifica della preparazione personale, che verte sui settori scientifico-disciplinari alla base del percorso triennale, inclusa l'adeguata conoscenza di una lingua dell'Unione europea oltre l'italiano; le modalità vengono definite nel Regolamento Didattico del Corso di Laurea Magistrale.



Per essere ammessi al Corso di Laurea magistrale in Lettere Classiche, occorre sostenere una prova iniziale. Essa consiste in un colloquio orale sui principali argomenti (grammatica e letteratura greca e latina; storia del mondop antico dall'Egitto faraonico al Medioevo bizantino; grammatica italiana, figure e momenti della storia letteraria d'Italia), sulle metodologie e le conoscenze che lo studente deve aver acquisito lungo il percorso della laurea triennale in Lettere, indirizzo classico.

Profilo

Insegnante

Funzioni

- insegnare la lingua e la letteratura italiana
- insegnare la storia e la civiltà dall'era antica alla contemporanea
- insegnare la lingua e letteratura latina
- insegnare la lingua e la letteratura greca

Competenze

- conoscere e padroneggiare la lingua e la letteratura italiana
- conoscere e padroneggiare la lingua e la letteratura latina
- conoscere e padroneggiare la lingua e la letteratura greca
- conoscere e padroneggiare la storia antica
- competenze metodologiche nell'ambito della didattica
- conoscere e padroneggiare gli strumenti informatici per la produzione e la correzione di testi
- conoscere e padroneggiare almeno una lingua e letteratura straniera moderna

Sbocco

I laureati che avranno crediti in numero sufficiente in opportuni gruppi di settori potranno come previsto dalla legislazione vigente partecipare alle prove di ammissione per i percorsi di formazione per l'insegnamento secondario:
- Scuole secondarie di primo e secondo grado pubbliche
- Scuole secondarie di primo e secondo grado private
- Istituti culturali italiani
- Istituti italiani di cultura all'estero
- Enti e istituti di cultura e promozione della lingua italiana all'estero

NotaBene. L'accesso all'insegnamento nelle scuole pubbliche italiane è subordinato all'acquisizione dei crediti nei settori scientifico-disciplinari previsti dalla normativa ed alla abilitazione da conseguirsi secondo quanto stabilito dalla normativa.

Profilo

Funzionario e dirigente specializzato nella tutela, promozione e valorizzazione del patrimonio storico e culturale

Funzioni

- Coordina, organizza e gestisce le attività di biblioteche, musei ed archivi
- Gestisce e programma progetti presso biblioteche, musei ed archivi
- Promuove le lingue e la cultura classiche
- Coordina la realizzazione di prodotti multimediali ed elaborazioni computazionali relativi al linguaggio, al recupero ed alla conservazione in formato elettronico di patrimoni informativi umanistici.

Competenze

- conosce e padroneggia la lingua italiana e le sue caratteristiche strutturali
- conosce e padroneggia la lingua latina e la sua letteratura
- conosce e padroneggia la lingua greca e la sua letteratura
- conosce la storia del mondo antico
- ha competenze di archivistica
- conosce e padroneggia i principali strumenti informatici per l'elaborazione di testi

Sbocco

- Enti pubblici e privati
- Fondazioni
- Musei, Biblioteche e archivi
- Istituti italiani di cultura all'estero
- Aziende specializzate in turismo culturale

Profilo

Redattore editoriale

Funzioni

- Svolge attività redazionali
- Elabora e gestisce progetti editoriali
- Prepara e revisiona testi
- Si occupa del settore della cultura letteraria classica presso case editrici
- Svolge attività di traduzione, edizione e commento di testi classici

Competenze

- conosce e padroneggia la lingua italiana e le sue caratteristiche strutturali
- conosce e padroneggia la lingua latina e la sua letteratura
- conosce e padroneggia la lingua greca e la sua letteratura
- conosce la storia del mondo greco, romano
- conosce e padroneggia i principali strumenti informatici per l'elaborazione di testi

Sbocco

- Testate giornalistiche
- Settore dell'editoria
- Uffici stampa

Piano di studi

PERCORSO COMUNE

ARCHEOLOGIA DELLA MAGNA GRECIA (L-ANT/07)

12 crediti - Non obbligatorio

ARCHIVISTICA (M-STO/08)

6 crediti - Non obbligatorio

CIVILTA' BIZANTINA (L-FIL-LET/07)

12 crediti - Non obbligatorio

DIDATTICA (M-PED/03)

6 crediti - Non obbligatorio

EPIGRAFIA LATINA (L-ANT/03)

6 crediti - Non obbligatorio

FILOLOGIA CLASSICA (L-FIL-LET/05)

12 crediti - Obbligatorio

FILOLOGIA MEDIEVALE E UMANISTICA (L-FIL-LET/08)

12 crediti - Non obbligatorio

FILOLOGIA PATRISTICA (L-FIL-LET/06)

12 crediti - Non obbligatorio

LINGUA E LETTERATURA GRECA (L-FIL-LET/02)

12 crediti - Obbligatorio

NUMISMATICA ANTICA E MEDIEVALE (L-ANT/04)

12 crediti - Non obbligatorio

PAPIROLOGIA (L-ANT/05)

12 crediti - Non obbligatorio

SOCIETA' E DIRITTO NELL'ANTICA ROMA (L-ANT/03)

6 crediti - Non obbligatorio

STORIA E STORIOGRAFIA GRECA (L-ANT/02)

6 crediti - Non obbligatorio

CONVEGNI (NN)

2 crediti - Non obbligatorio

DIDATTICA DEL GRECO (L-FIL-LET/02)

6 crediti - Non obbligatorio

DIDATTICA DEL LATINO (L-FIL-LET/04)

6 crediti - Non obbligatorio

EGITTOLOGIA (L-OR/02)

6 crediti - Non obbligatorio

ERASMUS VIRTUAL EXCHANGE (NN)

2 crediti - Non obbligatorio

LETTERATURA FRANCESE (L-LIN/03)

6 crediti - Non obbligatorio

LETTERATURA INGLESE (L-LIN/10)

6 crediti - Non obbligatorio

LINGUA E LETTERATURA LATINA (L-FIL-LET/04)

12 crediti - Obbligatorio

LINGUA FRANCESE: IDONEITÀ (L-LIN/04)

2 crediti - Non obbligatorio

LINGUA INGLESE: IDONEITÀ (L-LIN/12)

2 crediti - Non obbligatorio

PROVA FINALE (PROFIN_S)

18 crediti - Obbligatorio

SEMINARI (NN)

2 crediti - Non obbligatorio

TIROCINI (NN)

4 crediti - Non obbligatorio