Laurea in SERVIZIO SOCIALE

Corso di studi
SERVIZIO SOCIALE
Corso di studi in inglese
SOCIAL WORK
Titolo
Laurea
Classe MIUR
Classe delle lauree in Servizio sociale - L-39 (DM270)
Durata
3 anni
Crediti
180
Dipartimento
DIPARTIMENTO DI SCIENZE UMANE E SOCIALI
Sito web del corso
https://www.dsssu.unisalento.it/guida-alla.didattica/l39-servizio-sociale
Lingua
ITALIANO
Sede
Lecce
Anno accademico
2022/2023
Tipo di accesso
Corso ad accesso libero
Profili professionali formati
3.4.5.1.0 - Assistenti sociali

Descrizione del corso

Il percorso formativo persegue l'acquisizione delle seguenti abilità comunicative: abilità di comunicare con l'utenza all'interno dei gruppi di lavoro; di gestire la trasmissione di informazioni tra amministrazioni; di interagire con le culture, comprese quelle di genere e delle popolazioni immigrate, nella prospettiva di relazioni sociali multiculturali e multietniche. Tali abilità sono acquisite attraverso lavori di gruppo, nel corso dei quali gli studenti sono guidati alla presentazione di casi, alla comunicazione interpersonale e all'ascolto attivo (M-PSI/01, M-PSI/04, M-PSI/05, M-PSI/06). L'acquisizione delle competenze di comunicazione interculturale (L-LIN/07, L-LIN/04, L-LIN/12, L-LIN/14) viene raggiunta anche attraverso l'apprendimento delle lingue straniere.
Le metodologie didattiche comprendono lezioni frontali, esercitazioni pratiche durante le quali gli studenti imparano ad utilizzare la lingua, sia scritta che orale, impadronendosi del linguaggio specialistico del servizio sociale.
La verifica si basa sulla presentazione e discussione in aula degli elaborati scritti, su incontri intermedi di rielaborazione dell'esperienza di tirocinio e sulle prove finali.
Capacità di analisi, riflessione e gestione delle situazioni problematiche sulla base dei modelli operativi di riferimento; riflessione e valutazione delle modalità di intervento sono obiettivi fondamentali del percorso formativo proposto, cui ben risponde il tirocinio professionale, poiché presenta allo studente una casistica variegata delle problematiche e la messa in atto di risposte non preconfezionate ma organizzate ad hoc sulla base di una profonda conoscenza del territorio e delle metodologie di intervento sociale.
La verifica è effettuata attraverso la valutazione della partecipazione attiva degli studenti alle esercitazioni e alle simulazioni di casi; attraverso relazioni intermedie e l'esame finale di tirocinio.
Le principali modalità con cui il corso di studi effettua attività di orientamento in ingresso sono le seguenti:
(a) iniziative di orientamento in ingresso: attività seminariali su temi di particolare vulnerabilità sociale, presso istituti secondari. A causa dell’emergenza epidemiologica sono state svolte mediante piattaforma on line.
(b) il corso di laurea ha aderito al progetto attivato dal Cort 'Orientati e scegli Unisalento', che prevede una serie di incontri on line.
A queste attività partecipano regolarmente docenti titolari di insegnamento nel CdS, che presentano gli obiettivi formativi, le metodologie di insegnamento, i possibili percorsi lavorativi. Queste attività garantiscono un preliminare orientamento degli studenti in relazione all'offerta formativa del CdS ed ai suoi sbocchi occupazionali.
Nello specifico gli incontri sono fissati per i giorni:
Ed hanno il seguente programma:
Introduzione: professor Vittorio De Marco, Presidente del Corso di Laurea
• Presentazioni corso di laurea triennale, prof.ssa Anna Maria Rizzo
- piano di studi corso di laurea, Serena Contaldo rappresentante degli studenti
- presentazione tirocini Prof.ssa Concetta Lodedo
- Testimonianza studenti
- video di presentazione dei corsi di studio
- video-testimonianza ex studente.
- La registrazione dell’evento live verrà caricata sul sito del Dipartimento di Storia Società e Studi sull’Uomo e sul canale Youtube di Unisalento.
-
b) Assemblee docenti-studenti.
- assemblee di carattere generale con cadenza annuale, tendenzialmente all'avvio dell'anno accademico, finalizzate a presentare l'organizzazione del percorso formativo e a rilevare le esigenze degli studenti;
- assemblee straordinarie sollecitate dal verificarsi di eventi imprevisti che introducono cambiamenti di rilievo nell'organizzazione del corso e/o hanno un impatto sugli studenti. In entrambi i casi si prevede qualora non fosse possibile svolgerli in presenza di operare con la modalità on line.
c) Incontri annuali
- Incontri tematici dedicati alla valutazione iniziale delle competenze di base, finalizzati ad un accompagnamento negli ambiti specifici degli insegnamenti facenti parte dell'offerta formativa, nonchè ad introdurre gli studenti alle attività di tirocinio presso enti esterni.
- A causa dell'emergenza Covid il corso di laurea ha avviato il progetto ' TIROCINIO IN REMOTO- Serviziosociale.POT' per permettere agli studenti di avviare o completare il tirocinio. Un programma di incontri on line con assistenti sociali incaricati delle Guide al Tirocinio e professionisti esperti, nonchè incontri programmati con docenti e tutor.

- Incontri tematici sono stati tenuti nell’ambito del XII World Social Work Day finalizzati ad approfondire specifiche tematiche del percorso di studio, metodologie e percorsi lavorativi attraverso il coinvolgimento di differenti attori sociali (associazioni, assistenti sociali specialisti coordinatori di Servizi Sociali pubblici e privati). Anche questo evento è stato gestito in emergenza Covid mediante piattaforma Teams.

-Nel corso dell'a.a. 2020/2021 l'azione sarà coordinata e monitorata dai tutor proff. Vittorio DE MARCO, Anna Maria Rizzo , Concetta Lodedo e Monica Fait.
L’attività di orientamento e tutorato in itinere è programmata attraverso più percorsi:

a) attività di Tirocinio curriculare; sono state previste ore di tutoraggio distinte per area scientifico disciplinari ai fini di un'attività di accompagnamento in itinere e per venire incontro alle competenze di base sulla scorta delle opinioni desunte dalle valutazioni degli studenti. L'organizzazione stessa dei laboratori di Tirocinio e del Tirocinio esterno è finalizzata ad un percorso di accompagnamento dello studente. L'obiettivo è sviluppare le competenze e le capacità professionali sotto la guida di uno o più docenti esperti e di instaurare un rapporto diretto con il mondo del lavoro conoscendo da vicino il funzionamento sia degli enti pubblici che del privato sociale.
Il tirocinio, la cui frequenza è obbligatoria, si svolge presso enti qualificati nei quali sia presente il servizio sociale professionale e lì dove non presente viene nominato un 'supervisore delegato dall’università con comprovata esperienza professionale'. Nello specifico i laboratori sono così costituiti:
- II anno - Laboratorio di Guida al tirocinio - 4 cfu- (40 ore) con finalità di orientamento e osservazione nell'ambito di 5 specifici settori - terza età, minori, disabilità, genere, immigrazione-.
- III anno - Laboratorio di Guida al tirocinio – per complessivi 4 cfu- (40 ore) suddivisi in MOD A (2 CFU) Accompagnamento al tirocinio e MOD B (2 CFU) Preparazione esami di stato .

Durante l'emergenza Covid il corso di laurea ha approvato e svolto il progetto 'TIROCINIO IN REMOTO. Servizio Sociale.POT' il cui obiettivo era permettere agli studenti di completare il tirocinio e accedere con regolarità alle sessioni di laurea ed al successivo esame di abilitazione. Il progetto comprende incontri on line con docenti e tutor incaricati dei Corsi di Laurea in Servizio Sociale, Assistenti Sociali del territorio, e un monte ore distribuito tra lavoro individuale e di gruppo con la supervisione dei tutor.
b) progettazione di attività di tirocinio attraverso il Programma Erasmus con l'intento di dare alla formazione un respiro internazionale.
c) Altre attività di orientamento organizzate nell'ormai consolidato incontro annuale del World Social Work Day durante il quale gli studenti incontrano docenti del Corso di Laurea e professionisti che già operano nei servizi pubblici e privati del territorio. Nel Marzo 2021 l'incontro si è tenuto on line su piattaforma Teams
d) Nell’ambito dell’ orientamento e tutorato in itinere il cds prevede l’organizzazione delle seguenti attività:



a. World cafè – Il caffè sul tirocinio. Il World Café è un metodo partecipativo che si ispira ai vecchi caffè letterari creando un ambiente stimolante e dinamico che invita i partecipanti ad una discussione libera e appassionata su una tematica specifica come quella di tirocini e della loro rielaborazione esperienziale.
b. Preparazione agli esami di Stato. Lo studente ha la possibilità di ripetere e fissare i contenuti dell’esame di abilitazione all’esercizio della professione, ricevere utili consigli, sperimentare efficaci e complete guide per la scrittura delle prove teoriche e dell’analisi di caso ed esercitarsi concretamente sulla stesura degli elaborati, corretti e commentati da parte di tutor qualificati.
c. Tutor per matricole. I tutor sono un valido punto di riferimento per gli studenti durante il loro percorso universitario: offrono servizi di accoglienza e di supporto didattico, di aiuto nel reperimento delle informazioni e nei contatti con i docenti. Durante il primo anno è fondamentale seguire e assistere gli studenti attraverso tutor (studenti della LM 87 in possesso della L39). Il tutorato organizzato non è centrato su singoli corsi, ma sulle necessità degli studenti. Si svolge con gruppi ridotti di studenti in giorni e aule da concordare con il tutor. L’obiettivo principale è contribuire a risolvere i problemi di adattamento degli studenti alla didattica universitaria, aiutandoli a trovare il metodo di studio più efficace. In questi gruppi lo studente ha modo di verificare quanto effettivamente si stia adeguando alla nuova realtà di studio. Durante il periodo dell'emergenza Covid queste attività sono state svolte mediante incontri di gruppo, seminari, lezioni e presentazione di lavori di gruppo appositamente assegnate. Il tutto si è svolto mediante la modalità on line.
d. Tutorato per gli studenti stranieri. E' prevista un'attività di tutorato didattico dedicata agli studenti stranieri al fine di fornire loro sostegno nell'introduzione all'ambiente universitario, al sistema organizzativo, al funzionamento dei corsi di laurea, superando le difficoltà linguistiche accompagnandoli nell’acquisizione di un adeguato metodo di studio per affrontare gli esami. Si prevede la creazione dei tandem di studenti in base ad una lista di disponibilità degli stessi appartenenti al CdS che desiderano vivere un’esperienza 'senza confini'. Il referente per il corso di laurea è la prof.ssa Anna Maria Rizzo.
I questionari totali sono 3242 di cui 1843 (pari al 56,8%) compilati da studenti frequentanti (Sf) e 1399 pari al 43,2% studenti non frequentanti (Snf). Dalla lettura della scheda di rilevazione si evince che per quanto concerne gli indicatori collegati all’area Insegnamento la valutazione complessiva per gli Sf è decisamente superiore ai valori di riferimento del Dipartimento ed a quelli di Ateneo ed in linea o comunque poco al di sotto per gli Snf. Gli Sf valutano positivamente l’adeguatezza delle conoscenze preliminari, il carico di studio rispetto ai crediti assegnati, la disponibilità del materiale didattico e la chiarezza circa le modalità di svolgimento dell’esame. Leggermente inferiore, ma comunque in linea con gli indicatori di riferimento, è la soddisfazione degli Snf.
Tale dato è confermato dal giudizio complessivo relativo all’area Docente. Gli indicatori relativi agli Sf rilevano l’apprezzamento del gruppo docenti con riferimento all’organizzazione della didattica, all’interesse suscitato per la disciplina, la chiarezza espositiva, il supporto delle attività integrative, la coerenza con quanto indicato nel sito web del corso di studio. Particolarmente rilevante è l’interesse per gli argomenti trattati negli insegnamenti. L’indicatore è, infatti, superiore sia alla media di dipartimento che di Ateneo così come il grado di soddisfazione generale. Leggermente più bassa rispetto agli studenti frequentanti è la percezione degli studenti non frequentanti.
Apprezzamento per la reperibilità dei docenti è percepita in particolare dagli Sf.
Tra i suggerimenti degli studenti per il miglioramento del corso di laurea si ritengono maggiormente interessanti alcune voci:
a. aumento dell’attività di supporto didattico
b. fornire più conoscenze di base
c. coordinare gli insegnamenti
d. migliorare la qualità del materiale didattico e fornirlo in anticipo.
Il confronto con i dati di Dipartimento e con quelli generali di Ateneo rileva che tali osservazioni sono comuni ai tra ambiti e che il corso di laurea si attesta comunque al di sotto delle medie di riferimento.
L’anno accademico 2019/2020 a cui i dati si riferiscono, inoltre, ha visto nel II semestre l’adozione della modalità didattica a distanza a causa della situazione connessa alla pandemia da COVID-19.
La rilevazione dei dati riguardanti tale modalità è complessivamente positiva sia per la modalità a distanza che per la modalità blended. E’ importante osservare che qualche difficoltà è stata rilevata circa la capacità dei docenti di gestire adeguatamente le lezioni on line e la mancata registrazione delle lezioni. Ciò nonostante l’attività di ricevimento è stata considerata positivamente nonché la disponibilità dei docenti.


Opinioni degli studenti - A cura del Presidio della Qualità D'Ateneo
Il campione di laureati intervistato ha espresso rilevante soddisfazione per il corso di studio concluso. Il 61,4% è decisamente soddisfatto, un valore che si colloca di molto al di sopra della classe totale atenei (54,1%) e l’78,9% si ri-iscriverebbe al corso di laurea. Alcuni dati richiedono talune osservazioni. Il primo è la % di insegnamenti frequentati. Più del 75% degli insegnamenti sono frequentati solo dal 47,4% degli studenti contro una media nazionale del 72,3%, segue tra il 50% ed il 75% con il 42,2% che risulta di molto superiore alla media nazionale. Analogamente positiva è la percezione dell’adeguatezza del carico di studio degli insegnamenti rispetto alla durata del corso (decisamente SI 47,4% più Si che No il 49,1%). Sono ritenuti soddisfacenti l'organizzazione di esami (38,6 % decisamente SI e 56,1% più SI che NO), ed i rapporti con i docenti (38,6 % decisamente SI e 56,1% più SI che NO). Per quanto concerne i servizi (aule, postazioni informatiche, biblioteca e strutture per attività alternative) sono considerate abbastanza adeguate.
Per quanto concerne l’ingresso nel mondo del lavoro è al di sotto della media nazionale (il 19,6% contro il 27,3%) anche se in termini di tempo dalla laurea sono in linea. E’ importante, però, osservare che ben il 76,5% prosegue gli studi con una laurea magistrale ed il 45% sono occupati in tirocini o praticantati. Esiste una scarsa percezione delle competenze acquisite applicabili nel mondo del lavoro, solo il 30% degli iscritti le valuta contro il 56,6% della media nazionale.
La rilevazione è stata condotta su 82 laureati di cui 61 hanno compilato correttamente il questionario. Il 95,1% degli intervistati sono donne di cui con un’età media di laurea di 24.5 anni. Il 99,9% non ha un genitore laureato ma presenta una bassa qualifica professione e nessun titolo di studio. Provengono da famiglie di classe media con lavoro impiegatizio o esecutivo.
Il 76,1 % proviene da licei in particolare dal Liceo delle scienze umane con un voto medio di maturità di 77,8. Per il 62,3% la scelta del corso è legata a motivazioni culturali e professionalizzanti, il 74,4% ha una regolare età di immatricolazione. Il 73,2 % risulta in corso, ha un punteggio medio di 26,1 ed un voto di laurea medio di 101,1. Il 92,4% non svolge studi all’estero e l’86,4% svolge tirocini curriculari, il 60,6% ha fatto esperienza lavorativa durante gli studi di cui il 12,5% coerente con gli obiettivi del corso.
Il 78% intende proseguire gli studi per acquisire ulteriori competenze e professionalità. Sono poco propensi al lavoro nel settore privato, privilegiano contratti a tutele crescenti e vorrebbero lavorare nella provincia di appartenenza presentano, infatti, poco disponibilità ai trasferimenti ed alle trasferte.


Opinioni dei laureati
Il percorso formativo sviluppa la capacità di rielaborare la propria esperienza professionale, per dare ai futuri laureati le competenze utili a gestire adeguatamente i mutamenti sia nell'organizzazione dei servizi che nelle differenti problematiche relative allo specifico campo di intervento. Si intende inoltre fornire ai laureati quelle capacità di apprendimento che sono loro necessarie per intraprendere, con un alto grado di autonomia, percorsi formativi successivi.
L'acquisizione è raggiunta attraverso l'insieme di tutti gli strumenti didattici indicati in relazione agli altri descrittori, per fornire a tutti gli studenti una metodologia di apprendimento che consenta loro di garantirsi un costante ed efficace aggiornamento delle proprie competenze.
La verifica si basa sulla valutazione dei livelli di autonomia raggiunti dallo studente nella stesura degli elaborati scritti, della relazione finale di tirocinio e sulla prova finale a conclusione del percorso formativo.
Il Corso di Studio in Servizio Sociale fornisce competenze e saperi che consentono all'operatore sociale di svolgere la propria attività nell'ambito del sistema organizzato delle risorse sociali, agendo secondo i principi, le competenze ed i metodi specifici della professione. L'assistente sociale è oggi una professione riconosciuta ai sensi della legge 23 marzo 1993 n. 84 (Ordinamento della professione di Assistente Sociale e istituzione dell'Albo professionale). Egli è un professionista che opera con autonomia tecnico-professionale e di giudizio in tutte le fasi dell'intervento per la prevenzione, il sostegno ed il recupero di persone, famiglie, gruppi e comunità in situazione di bisogno e di disagio e può svolgere attività didattico-formative. La professione dell'assistente sociale può essere esercitata in forma autonoma o di rapporto di lavoro subordinato. L'assistente sociale promuove l'autodeterminazione del cittadino-utente attraverso l'uso delle risorse personali e sociali al fine sviluppare la propria autonomia e responsabilità, organizzando e promuovendo prestazioni e servizi il più possibile rispondenti alle esigenze delle persone, valorizzando e coordinando a tale scopo tutte le risorse sia pubbliche che private istituite per realizzare gli orientamenti della politica sociale secondo le norme definite dalla legislazione sociale. Si tratta di una professione di aiuto alla persona in stato di bisogno; per questo, l'assistente sociale rappresenta, per l'utente, la risposta operativa a cui fare riferimento poiché è l'indispensabile attivatore delle risorse individuali di coloro che accedono ai servizi.
L'effettiva erogazione delle prestazioni è soggetta ad una valutazione delle condizioni di bisogno ed a specifiche valutazioni professionali dell'assistente sociale in quanto possessore degli strumenti che indicano congruità del progetto personalizzato ed è il garante dell'integrazione dei servizi socio-sanitari. Compito principale dell'assistente sociale è quello di individuare casi di bisogno nella popolazione di una data area territoriale o sociale e di
intervenire per la loro soluzione predisponendo gli interventi più idonei ed utilizzando le risorse istituzionali e comunitarie disponibili.

Il Corso di Laurea in Servizio Sociale si pone l'obiettivo di creare un profilo professionale che sia in grado di affrontare le nuove sfide che si presentano a coloro che operano nel campo dei servizi sociali.
La crisi del funzionamento dei servizi sociali, come aspetto specifico di una più ampia e generalizzata crisi dei sistemi di welfare ha generato in questi ultimi anni, da un lato una crescente sfiducia nei servizi formali, dall'altro una idealizzazione delle reti informali, con la conseguenza di separare sempre più nettamente i due ambiti.
L'approccio quantitativo di risposta ai bisogni realizzato nel passato, denuncia la sua debolezza: la logica, secondo la quale all'aumentare dei bisogni si contrappone l'aumento del numero dei servizi formali, è fallita. Dotarsi invece di nuove chiavi di lettura e di nuove soluzioni strumentali nel tentativo di rispondere alle nuove domande che individui e collettività pongono ogni giorno, sembra essere un punto di partenza.
Partire da un approccio qualitativo per una rivalutazione del sistema delle risorse umane centrato sulla mobilitazione delle risorse e sulle relazioni interpersonali sembra essere una possibile risposta.
Per promuovere processi di partecipazione diffusa in grado di esprimere nuove formule di welfare diviene essenziale, allora, l'attivazione di metodi di lavoro basati sull'utilizzo di tutte le risorse disponibili nella comunità, sulla presa in carico congiunta ed integrata dei diversi problemi che emergono sul territorio, su caratteristiche sistemiche, in definitiva sull'integrazione fra istituzioni, strutture, imprese, persone.
In tale prospettiva diviene, dunque, essenziale integrare le competenze professionali degli assistenti sociali (LT 39) con l'individuazione dei bisogni /domande e delle risposte /offerte esistenti o possibili.

Il corso di laurea orienta la formazione dei propri studenti sulla base delle recenti definizioni delle politiche sociali e della più recente legislazione nazionale e regionale.
Attraverso la realizzazione di azioni di prevenzione, il laureato in servizio sociale può operare in favore della promozione dei diritti di cittadinanza, della coesione e della
inclusione sociale, della riduzione ed eliminazione delle condizioni di bisogno e disagio individuale e familiare.
In ragione dell'ampio spettro di compiti e della numerosità dei contesti lavorativi che caratterizza la figura professionale che si va a delineare, gli obiettivi di apprendimento
sono caratterizzati da interdisciplinarietà e rigore metodologico. In ragione di questo il Corso di Laurea si muove su due livelli formativi:
1. il primo comprende le attività formative collegate allo studio delle discipline di base, caratterizzanti e affini, indispensabili per la formazione culturale e accademica;
2. il secondo si riferisce alla specifica formazione professionale necessaria per esercitare la professione di assistente sociale.
Il primo livello è orientato allo sviluppo delle seguenti competenze:
- una buona cultura interdisciplinare di base in ambito sociologico (SPS/07), antropologico (M-DEA/01), giuridico-economico (IUS/09,IUS/08,IUS/01), psicologico
(M-PSI/01,M-PSI/04, M-PSI/05, M-PSI/08, M-PSI/06)e storico (M-STO/04)idonea a comprendere le caratteristiche delle società moderne e a partecipare alla costruzione di
progetti di intervento individuale e sociale;
- un'adeguata padronanza delle metodologie e delle tecniche tipiche della ricerca sociale(SPS/07);
- capacità di operare con i gruppi e in gruppi di lavoro.
Il secondo livello di formazione è orientato all'acquisizione delle seguenti competenze:
- conoscenze teoriche e metodologiche utili all'organizzazione, alla programmazione e alla realizzazione degli interventi propri del servizio sociale(SPS/07);
- competenze nel campo della rilevazione e del trattamento di situazioni di disagio sociale di singoli, di famiglie, gruppi e comunità;
- competenze per la comunicazione e la gestione dell'informazione, in particolare per quanto attiene ai diritti di cittadinanza e all'accompagnamento di soggetti in difficoltà
(SPS/08);
- una conoscenza di base di almeno una lingua dell'Unione Europea, oltre all'italiano (L-LIN/12, L-LIN/04, L-LIN/07, L-LIN/14);
- esperienza di attività sul campo sotto la guida di professionisti del servizio sociale in veste di supervisori presso enti pubblici e privati in cui sia presente il Servizio Sociale
Professionale
Gli obiettivi formativi vengono raggiunti attraverso una forte integrazione tra teoria e prassi. Accanto alle lezioni frontali, infatti, sono presenti attività seminariali e nelle
quali sono discussi casi pratici e in esperienze di laboratorio, che vedono, nella forma della simulazione, il coinvolgimento diretto degli studenti in attività di problem solving
e contribuiscono a sviluppare autonomia di giudizio e abilità organizzative (lavoro di gruppo) e comunicative nell'esporre le soluzioni e i risultati ottenuti. Tutto ciò per
favorire l'acquisizione di competenze indispensabili a sostenere argomentazioni e a risolvere i problemi legati agli interventi sociali.
L'apprendimento viene costantemente valutato con prove orali e scritte e attraverso colloqui con gli studenti. Le competenze e capacità professionali sono sviluppate e la loro
acquisizione valutata attraverso attività specifiche di tirocinio con la guida di uno o più docenti esperti.
Il tirocinio, la cui frequenza é obbligatoria, si svolge per un periodo di 500 ore (20 cfu), presso enti qualificati nei quali sia presente il servizio sociale professionale ed è
articolato su due anni:
- II anno 50 ore Guida al tirocinio- 2 cfu- con finalità orientative e di osservazione, 200 ore di tirocinio esterno - 8 CFU.
- II anno 50 ore Guida al tirocinio - 2 cfu- con finalità orientative e di osservazione, 200 ore di tirocinio esterno - 8 CFU.
Il Tirocinio esterno permetterà agli studenti di instaurare un rapporto importante con il mondo del lavoro e di conoscere da vicino il funzionamento di enti pubblici e del
privato sociale, nei quali svolgere successivamente la professione di assistente sociale.
Attraverso il Programma Erasmus è incentivata la possibilità di svolgere parte del tirocinio (e parte del proprio percorso formativo) in altri paesi, con i quali sono attivi
accordi internazionali, con l'intento di dare alla formazione un respiro internazionale.
La prova finale consiste nella presentazione da parte dello studente di un elaborato scritto, concordato con un docente (relatore) afferente al settore scientifico disciplinare presente nel percorso curriculare dello studente.
La prova finale mira a valutare la capacità dello studente di sviluppare un argomento tra quelli trattati nel corso degli studi, e/o di riflettere sull'esperienza di tirocinio, in direzione dell'accertamento del possesso di competenze teorico-pratiche coerenti con gli obiettivi specifici del Corso di studio.
Alla valutazione complessiva concorrono i seguenti elementi: la media ponderata delle votazioni d'esame, l'eventuale presenza di attività formative all'estero, la presenza di lodi negli esami di profitto, l'eventuale conclusione in corso del percorso formativo triennale ed il voto conseguito nella prova finale.
Le modalità di svolgimento della prova finale sono definite dal 'Regolamento per le prove finali', adottato in tutti i corsi di studio afferenti al Dipartimento di Storia, Società e Studi sull'Uomo (si veda il file allegato).



Per essere ammessi al corso di laurea in Servizio Sociale è necessario il diploma di scuola secondaria superiore (quinquennale) o titolo straniero riconosciuto idoneo. Inoltre è richiesta la conoscenza degli aspetti generali dell'assetto sociale contemporaneo, con riferimento al caso italiano inserito nel contesto europeo; una conoscenza delle nozioni di base della legislazione sociale, un' adeguata capacità di comprensione dei testi e un buon livello di espressione scritta e orale.
A tal fine la facoltà offre corsi introduttivi tesi a fornire e, contestualmente, a verificare il possesso di tali conoscenze. L'organizzazione di tali corsi e la modalità di verifica delle conoscenze richieste saranno determinate dal Regolamento didattico del Corso di Laurea.
In tale Regolamento saranno definiti gli obblighi formativi aggiuntivi per coloro che non dovessero essere in possesso dei livelli minimi di conoscenze richiesti per l'accesso al corso di studio.
L'assolvimento di tali obblighi avverrà attraverso la frequenza certificata ai corsi integrativi che saranno organizzati. La mancata o insufficiente frequenza a tali corsi determina la decadenza dall'iscrizione.
La prova di ammissione di carattere valutativo accerterà il possesso delle conoscenze necessarie per l’accesso al corso di laurea.
La prova consisterà in un test online a risposta multipla (30 domande) con 4 risposte di cui n.1 esatta da svolgersi successivamente all’immatricolazione per via telematica, utilizzando le stesse login e password dello studente e che lo stesso utilizza per accedere al portale studenti.unisalento.it

Profilo

Il profilo professionale è quello dell'Assistente Sociale, abilitato a svolgere le funzioni previste dall'ordinamento vigente ed in particolare funzioni di programmazione, organizzazione e gestione di servizi sociali; attività di indagine, studio, ricerca, monitoraggio e documentazione. L'assistente sociale è un professionista che promuove l'autodeterminazione del cittadino-utente, i processi di integrazione tra servizi, la cooperazione, lo scambio sistematico delle informazioni, il cambiamento delle politiche sociali in base all’evoluzione dei bisogni, la crescita della solidarietà comunitaria,

Funzioni

L’assistente sociale opera con autonomia tecnico-professionale e di giudizio in tutte le fasi dell’intervento per la prevenzione, il sostegno ed il recupero di persone, famiglie, gruppi e comunità in situazioni di bisogno e di disagio.
L’assistente sociale aiuta gli utenti ad utilizzare in modo valido tali risorse e a sviluppare la propria autonomia e responsabilità, organizzando e promuovendo prestazioni e servizi il più possibile rispondenti alle esigenze delle persone, valorizzando e coordinando a tale scopo tutte le risorse pubbliche e private istituite per realizzare gli orientamenti della politica sociale secondo le norme definite dalla legislazione sociale.
Le competenze associate a queste funzioni sono raggruppabili nelle seguenti aree:
- area giuridica: conoscenza del diritto pubblico e costituzionale, del diritto di famiglia, del diritto degli EE.LL.;
- area delle scienze sociali: lettura ed analisi dei processi sociali, uso di appropriate metodologie quantitative e qualitative, conoscenza delle dinamiche di gruppo, di comunità e nelle organizzazioni;
- area delle competenze professionali del Servizio Sociale: analisi dei bisogni; progettazione, gestione e valutazione del processo di aiuto;
- area delle scienze psicologiche e psichiatriche: conoscenza delle principali teorie relative allo sviluppo della personalità, al funzionamento psichico individuale e collettivo, alle interazioni individuo-gruppo-società;
- area delle scienze storico-antropologiche-pedagogiche: capacità di lettura dei processi storici relativi allo sviluppo dei sistemi di welfare; capacità di lettura della costruzione delle culture, e dei fenomeni connessi ai processi migratori; capacità di impostare e gestire piani e progetti di sostegno a soggetti in situazioni di disagio attraverso interventi socio-educativi.

Competenze

La laurea triennale in Servizio Sociale abilita. previo superamento dell'Esame di Stato, all'esercizio della professione in tutti i contesti nei quali è prevista e/o richiesta la presenza di tale figura. Secondo l'ordinamento della professione, tale titolo di studio non consente l'accesso alle funzioni dirigenziali nella PA, per le quali il titolo di accesso è rappresentato dalla Laurea Magistrale. La formazione erogata dal Corso di Studio consente l'ingresso nel mondo del lavoro senza alcuna limitazione, fatta salva quella relativa ai livelli dirigenziali, e per l'intero arco degli sbocchi occupazionali descritti alla voce seguente, anche in virtù della presenza nel piano di studi di una estesa attività di tirocinio professionale che deve essere obbligatoriamente svolto in strutture all'interno delle quali sia in servizio un Assistente Sociale in grado di svolgere le funzioni di supervisione.

Sbocco

L'assistente sociale può operare in diversi settori ed enti sia pubblici che privati.

1. Enti di integrazione socio-sanitaria, tra cui:
2. Consultori,
3. Unità Multidisciplinari per l'Età Evolutiva (UMEE) e Unità Multidisciplinari per l'handicap dell'Età Adulta (UMEA),
4. Dipartimenti di Salute Mentale (DSM),
5. Servizio per le tossicodipendenze,
6. Unità Valutative Distrettuali e Geriatriche (UVD e UVG),
7. Aziende Sanitarie Locali, Aziende ospedaliere;
8. Enti di risocializzazione:
9. C.T.U. presso Tribunale per i minorenni;
10. Ministero di Giustizia (Ufficio Servizi Sociali Minorenni -USSM- e Servizio Sociale Adulti -UEPE-)
11. Comunità di accoglienza
12. Amministrazione penitenziaria
13. Enti locali;
14. Ministero dell'Interno/Prefettura,ecc.
15. Regione, Provincia, Comune ed altri enti locali
16. Strutture residenziali e semi-residenziali per anziani, adulti, inabili e minori,
17. Organizzazioni del Terzo Settore (o Privato Sociale), cooperative, fondazioni, associazioni, impresa sociale, centri sociali
18. Libero professionista (anche come ricercatore in proprio, associato oppure convenzionato con enti pubblici e privati di ricerca sociale e di servizio sociale)
19. Centri per l'Impiego (inserimento lavorativo dell'utenza svantaggiata).

Piano di studi

PERCORSI COMUNE/GENERICO

ANTROPOLOGIA SOCIALE (M-DEA/01)

12 crediti - Non obbligatorio

DIRITTO COSTITUZIONALE (IUS/08)

9 crediti - Non obbligatorio

IDONEITA' INFORMATICA (NN)

4 crediti - Obbligatorio

ISTITUZIONI DI DIRITTO PUBBLICO (IUS/09)

6 crediti - Obbligatorio

PSICOLOGIA GENERALE (M-PSI/01)

6 crediti - Obbligatorio

SOCIOLOGIA DELLE MIGRAZIONI (SPS/10)

6 crediti - Obbligatorio

STORIA CONTEMPORANEA (M-STO/04)

12 crediti - Non obbligatorio

IGIENE E MEDICINA SOCIALE (MED/42)

6 crediti - Obbligatorio

LEGISLAZIONE MINORILE (IUS/17)

6 crediti - Obbligatorio

PROVA FINALE (PROFIN_S)

6 crediti - Obbligatorio

Sociologia della salute (SPS/07)

4 crediti - Obbligatorio

STATISTICA SOCIALE (SECS-S/05)

6 crediti - Obbligatorio

TIROCINIO (NN)

12 crediti - Obbligatorio